Prodotto esclusivamente nella regione francese della Charente, questo distillato dorato è il frutto di una lunga tradizione secolare e il suo processo di produzione è un'arte: dopo un'accurata fermentazione di uve tipiche - Ugni Blanc, Colombard e Folle Blanche, da sole o in blend -, la distillazione avviene nei tradizionali alambicchi di rame, dove il vino si trasforma gradualmente in questa inimitabile acquavite.
Una volta distillato, il cognac viene invecchiato per anni, anche decenni, in botti di rovere. Questo invecchiamento gli conferisce un colore ambrato, aromi profondi e una complessità incomparabile. Il cognac in commercio si classifica secondo il grado di invecchiamento (da 2 a oltre 14 anni) con alcune sigle di uso tradizionale: VS (Very Special) o De Luxe; VSOP (Very Superior oppure Very Special Old Pale) o Réserve; XO (Extra Old);
XXO (Extra Extra Old).
I migliori cognac si ottengono da mescolanze di acquaviti di annate e provenienze diverse: è il cosiddetto assemblage o assemblaggio, terza fase produttiva che segue la distillazione e la maturazione. Tutti i cognac hanno una gradazione media che si aggira intorno ai 40 gradi, per questo, nella fase di assemblaggio, è prevista anche la diluizione con acqua di sorgente, o distillata, in modo da ridurre la gradazione alcolica fino, appunto, a circa 40 gradi.
• Abbinamenti consigliati
Distillato da meditazione, quindi da bere solo, magari davanti al camino, il cognac si sposa bene anche con preparazioni a base di cacao amaro e dolci a base di cannella, miele e chiodi di garofano. In cucina, invece, il cognac può essere utilizzato per la preparazione di intingoli, carni scaloppate, selvaggina
e per flambare i crostacei.
• MIXOLOGY
Il cognac è alla base di svariati cocktail come l’Alexander, il French Connection, il Sidecar, lo Stinger, il Block and fall, l’East India.