ANGURIA E MELONE: UNA FETTA CONTRO LA CALURA

Estate, tempo di afa, zanzare, di angurie e meloni in fetta. Guardiamo allora più da vicino cosa c’è dentro a una fetta di questi frutti.

Partiamo dal più grosso e cerchiamo di dargli un nome, cosa non facile, perché se il nome botanico è Citrullus lanatus, in Italia settentrionale si chiama anguria, in quella centrale è conosciuto come cocomero, mentre melone d’acqua è la parola che dobbiamo usare se vogliamo essere capiti in un mercato orto-frutticolo meridionale. Sul mercato mondiale, converrà invece imparare il cinese, visto che l’ex Celeste Impero è di gran lunga il maggiore produttore mondiale di questo frutto.

ANGURIA, COCOMERO

Dal punto di vista nutrizionale
Il peso di questo frutto oscilla tra 10 e 20 kg e la sua rossa polpa contiene acqua per il 90%, mentre tra la componente solida, la parte del leone la fa il fruttosio, seguito dal potassio (280 mg/100 g di prodotto) e dalla pro-vitamina A, (β-carotene 222 µg/100 g di frutto edibile) e dalla vitamina C (8,1 mg/100 g di frutto edibile). Si è detto della polpa rossa, ma in realtà tra le 1200 varietà di anguria, ve ne sono anche a polpa gialla, arancione o bianca.
Il potassio è un minerale importante per prevenire l’eccessiva pressione arteriosa, mentre la provitamina A, una volta diventata vitamina A nel nostro organismo, svolge un ruolo di protezione nei confronti delle mucose e degli occhi.

MELONE

I botanici chiamano Cucumis melo ciò che negli scaffali dell’ortofrutta è denominato melone, o anche popone. Non tutte le varietà di meloni sono dolci, in Asia si coltiva il melone serpentino, dalla forma allungata e con un gusto simile a quello del cetriolo, che peraltro è anch’esso una Cucurbitacea come anguria e melone.

Esistono 3 tipologie di meloni:

  • cantalupe; ha la buccia reticolata e la polpa giallo-arancio. È particolarmente dolce. Di questi meloni ne esiste una sotto-varietà molto profumata e con buccia più liscia;
  • a buccia retata ruvida; con polpa bianca o giallo-verde;
  • meloni d’inverno; con buccia giallo liscia e polpa biancastra.

Dal punto di vista nutrizionale

Il melone ha un contenuto di acqua pari ad almeno il 90% ed un contenuto zuccherino tra il 5% (melone invernale) e il 7% varietà estive). Queste ultime hanno anche un discreto contenuto in β-carotene (1.1 mg/100 g di parte edibile dell’alimento).

Il contenuto in provitamina A del melone, è maggiore di quello dell’anguria e questo ne accresce la capacità di proteggere il nostro sistema visivo e le mucose corporee.

 

 

Redatto da:
Filippo Rossi 
Ricercatore in Nutrizione Umana
Dipartimento DiANA – Sezione di Scienze degli Alimenti e della Nutrizione

Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali
Università Cattolica del Sacro Cuore, Piacenza