PASTO RICCO, MI CI FICCO! COME SOPRAVVIVERE AI BANCHETTI NATALIZI

Vista la perdurante e preoccupante scarsità di neve, a caratterizzare il periodo del Natale e Capodanno sono gli eventi gastronomici e i regali.

Sia che si mangi in casa che fuori casa, (ristoranti, trattorie o agriturismi) queste riunioni conviviali non aiutano a seguire una dieta bilanciata. Spesso si eccede in quantità, ma anche in qualità, con una eccessiva introduzione di grassi e zuccheri, un minor introito di fibra e un potenziale eccesso alcolico. Ne deriva un potenziale rischio di aumento del peso corporeo.

Com’è possibile garantire una buona qualità della dieta durante il periodo Natalizio?

Non esistono formule magiche, ma su qualche semplice suggerimento possiamo contare:

  • Scegliere un primo, un secondo e un contorno di verdure. Soprattutto ricordare che l’antipasto deve stimolarci l’appetito, non riempire lo stomaco;
  • Preferire alimenti cotti alla piastra, al forno o in padella, evitando i fritti;
  • Quando possibile, scegliere piatti a base di pasta integrale o cereali in chicco con condimenti leggeri, di verdure o al pomodoro. Utile accorgimento è trasformare il primo piatto in piatto unico, aggiungendovi una fonte di proteine (legumi, pesce, carne bianca, uova) e verdure;
  • Prediligere l’olio extravergine di oliva, ricordando che 1 g di olio apporta 9 kcal e che quindi è opportuno dosarlo con un cucchiaino da caffè;
  • Completare il pasto con frutta fresca;
  • Un pranzo di Natale o un cenone di Capodanno senza brindisi non sono neanche concepibili, va però ricordato che 1 grammo di alcol ci fa ingerire 7 kcal e che una flute da 100 ml possiede circa 90 kcal, come mezzo panino;
  • salse varie, maionese e tartine ricoperte di salse ricche di grassi sono cibi appetitosi da consumare con moderazione, a causa del loro elevato contenuto energetico.

E poi ci sono i dolci: i protagonisti delle feste! Sia quelli diventati nazionali, come il pandoro e il panettone, che quelli locali (spongata panforte, cannoli, pani e tortelli dolci di varia composizione e nome). Hanno alta densità energetica e sono ricchi di zucchero e di grassi, che però in molti casi vengono dalla frutta secca e quindi sono discreti apportatori di acidi grassi omega-3, amici del nostro apparato circolatorio.

Una fetta o due? Tre mostaccioli o quattro? Mah, fate voi. Ricordate però, che i nostri atti ci seguono. E che per non farci raggiungere dalle calorie dei pranzi natalizi, l’unica cosa da fare è camminare per cercare di distaccarle !

Buon Natale a tutti!

 

 

Filippo Rossi - Ricercatore in Nutrizione Umana

Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali
Università Cattolica del Sacro Cuore